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Summit Melone: BASF | Nunhems dà forma al futuro della filiera
Fornire un’analisi della situazione, sia produttiva che commerciale, e creare nuove opportunità di business e progetti, lungo tutta la filiera: questi alcuni degli obiettivi del Summit Melone a cura di BASF | Nunhems che si è svolto martedì 24 ottobre a Bologna. Seguitissima la Tavola Rotonda con alcuni rappresentanti della Grande Distribuzione Organizzata che ha fatto il punto su diversi approcci nel comparto
Dall’evoluzione delle dinamiche del mercato alla produzione, fino alla risposta del consumatore e alla gestione della categoria all'interno del reparto ortofrutta: di questo e tanto altro si è discusso nell’ambito del Summit Melone 2023 a cura di BASF | Nunhems, che ha riunito in una stanza l'eccellenza della filiera italiana del melone per dare forma al suo futuro, intercettando il bisogno di maggiore scambio tra comparto produttivo e commerciale. L’appuntamento che, per la prima volta, ha dedicato un momento di riflessione e approfondimento al melone italiano, si è svolto a Bologna lo scorso martedì 24 ottobre con l’intento, tra gli altri, di potenziare le relazioni e la collaborazione a tutti i livelli della filiera.
Presenti, infatti, i responsabili marketing e commerciale delle principali aziende che producono e commercializzano melone in tutta Italia e importanti rappresentanti della Grande Distribuzione, protagonisti di una Tavola Rotonda dedicata.
“Questo evento è la massima espressione del nostro impegno su una coltura per BASF | Nunhems così strategica”, ha esordito ieri Claudia Iannarella, Chain Manager di BASF | Nunhems, introducendo Mirko Barbieri, Regional Head EMEA East BASF | Nunhems, all’apertura dei lavori.
“La coltura del melone rappresenta per noi una delle più importanti, sulla quale da sempre investiamo in termini di innovazione - ha commentato Mirko Barbieri - Dalla produzione fino al consumatore generiamo valore su tutta la filiera e le nostre varietà occupano un posto di primo piano nella pianificazione produttiva che ne sta alla base. Oggi prepariamo il terreno per andare oltre ancora una volta dimostrando di essere in prima linea al fianco dei nostri clienti”.
Il primo intervento è stato un focus sull’empowerment nella gestione delle relazioni: a cura di Daniela Sensini, Consulente Direzionale e Formatrice Senior dell’agenzia Facciamo 31, ha lanciato una provocazione: “Affinché si realizzi la relazione “vincere/vincere” occorre concentrarsi sul “fare”, con un approccio proattivo, piuttosto che sulle proprie aspettative. Questo si riflette pienamente sul paradigma che contrappone la posizione di difesa rispetto all’azione. Occorre adottare una mentalità offensiva e il mio invito è sempre quello di difendersi dalla difesa”.
A seguire Elisa Macchi, Direttore di CSO Italy ha parlato dell’evoluzione di mercato e produzione, import-export e penetrazione e distribuzione del consumo: “Per quanto riguarda il settore vendite, il melone gode di una buona reputazione con ampi margini di crescita sulla penetrazione dei consumi. Lato vendite si registra un prezzo medio elevato nei primi mesi del 2023 e un calo inferiore rispetto al resto del mercato ortofrutticolo".
Salvo Garipoli, Direttore SG Marketing ha poi spostato l’attenzione sui consumi, le nuove dinamiche del mercato italiano e la gestione della categoria melone all'interno del reparto ortofrutta, oltre che sulle strategie marketing per la definizione di valore e prezzo del prodotto. “Ripartiamo dal consumatore, dobbiamo farlo rinnamorare del nostro prodotto”, ha commentato con determinazione: “Occorre lavorare per trasformare il valore atteso dal consumatore in valore distribuito, puntando a convertire l’acquisto in riacquisto”.
A chiudere i lavori una Tavola Rotonda con eccellenti esponenti della GDO italiana, dedicata all’analisi della filiera del melone e alla valorizzazione del prodotto al consumo. Micaela Montano, Buyer Ortofrutta Coop Italia, Giordano Giorgi, Category Ortofrutta Conad PAC2000A e i Buyer Ortofrutta Manuel Bonadio e Marco Impeduglia, rispettivamente per Gruppo Poli ed Eurogroup Italia, si sono alternati in una conversazione che ha messo in evidenza quattro aziende diverse e quattro diversi modi di interpretare il ruolo degli acquisti. Oltre a opportunità e progetti sui quali i singoli stanno lavorando.
"Il melone è un viaggio in ogni categoria varietale - ha dichiarato Micaela Montano Buyer Ortofrutta Coop Italia - Il primo melone che Coop ha avuto sui suoi banchi è stato del Senegal dove, da oltre 10 anni, è attivo un progetto con la comunità locale che ha permesso di costruire un presidio medico, una scuola per 600 bambini e tanto altro ancora che verrà realizzato il prossimo anno. Stiamo poi lavorando per valorizzare segmenti inespressi, con potenzialità inesplose, per dare una manovra di crescita ancor maggiore a tutta la categoria. Come mission aziendale preserviamo il potere d'acquisto del consumatore, in particolare in un momento storico politico come questo. Cerchiamo di tenere stimolante l'assortimento con novità, creando sempre maggior valore".
"Come società verticale di approvvigionamento del gruppo tedesco, abbiamo notato che il consumatore non presta troppa attenzione alla varietà, a fronte di un maggior interesse per la pezzatura. Dall'Italia ci approvvigioniamo principalmente delle tipologie cantalupo, liscio e gialletto - ha condiviso Marco Impeduglia Buyer Ortofrutta di Eurogroup Italia - Cerchiamo di pianificare gli acquisti con una buona programmazione, pianificando le promozioni con mesi di anticipo. Spesso però accade che ci si disallinei a causa delle difficoltà climatiche. Migliorare la programmazione, condividendola con i nostri partner, sarà un passo importante. Abbiamo percepito che occorre svolgere in sinergia un lavoro sulle varietà, per far comprendere meglio al consumatore la loro qualità, informandolo, facendogli capire le varie differenze. Tutti cercano la qualità, ma è importante chiedersi che cosa è veramente. Occorre intenderla dal nostro punto di vista o da quello del consumatore? Esperienze positive con categorie “premium”, riconosciute e accettate dal consumatore, ci portano a credere che anche sul melone ci possa essere spazio per azioni di questo tipo - ha aggiunto Impeduglia - Provando a collaborare insieme, con nuovi spunti, si può capire quale potrebbe essere un modo per proporre una varietà di melone “premium”, magari proponendone di nuove. Sicuramente siamo nel posto giusto per parlarne”.
Giordano Giorgi, Category Ortofrutta Conad PAC2000A è poi intervenuto commentando: “Non possiamo improvvisare la campagna acquisti, pianifichiamo sempre dettagliatamente in fiducia coi fornitori che, per noi, fanno parte della squadra. Lavoriamo insieme allo stesso progetto e sono in prima linea affiancandoli nell'arco di tutta la stagione. Siamo i primi a gestire eventuali criticità, perché vogliamo poter alzare l’asticella qualitativa del prodotto: per farlo occorre un grande lavoro, dalla scelta varietale al giusto posizionamento dell’articolo in vendita. Anno per anno miglioriamo sempre la nostra offerta e abbiamo dei riscontri positivi”.
“Il nostro approccio si discosta un po’ da quello dei colleghi - ha dichiarato Manuel Bonadio, Buyer Ortofrutta Gruppo Poli - Il settore cambia continuamente e il rapporto “vincere/vincere” si sta consolidando. Cerchiamo sempre di capire quali sono le esigenze dei fornitori e che cosa possiamo fare, per loro e insieme a loro. Le visite ai produttori permettono di condividere quei piccoli aspetti della catena del valore, che possono portare al cliente finale un grande valore aggiunto. Per mantenere alta la qualità del prodotto credo che ognuno debba mettere il proprio tassello. Nelle ultime campagne è notevolmente aumentata la qualità del melone: in particolare veniamo da un anno frenetico, per mantenere alto il posizionamento. Come GDO, avendo limiti strutturali, abbiamo ancora tanto da fare dal punto di vista della comunicazione - ha concluso - Occorre svolgere in sinergia un lavoro per cercare di accentuare la qualità del prodotto. - A volte temo che debbano essere gli imprenditori agricoli o le associazioni di produttori a scavalcarci: dove non arriviamo noi, devono arrivare loro”.
A chiudere i lavori è stato William Cavalieri, Country Manager Italia BASF | Nunhems: “La filiera del melone italiano è un'eccellenza nel mondo. Stiamo vivendo tempi complessi, ma con BASF | Nunhems siamo sempre al fianco di produttori e distributori per fronteggiare insieme le nuove sfide”.
Al termine dell’evento Claudia Iannarella ha riassunto i 9 “ingredienti” che sono emersi dagli interventi dei relatori presenti: Ricerca, Empatia, Conoscenza, Esperienza, Entusiamo, Squadra, Promessa, Reazione e Collaborazione. È da questa “ricetta” che BASF | Nunhems vuole partire per dare forma al futuro della filiera.
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Informazioni sulla divisione Agricultural Solutions di BASF
Con una popolazione in rapida crescita, il mondo dipende sempre più dalla nostra capacità di sviluppare e mantenere un’agricoltura sostenibile e ambienti sani. In collaborazione con gli agricoltori, i professionisti del settore agroindustriale, gli esperti nella gestione degli infestanti e molti altri, il nostro ruolo è quello di contribuire a rendere ciò possibile. Questo è il motivo per cui investiamo in una solida filiera di Ricerca Sviluppo e in un portafoglio molto ampio, che comprende sementi e tratti genetici, difesa delle colture chimica e biologica, gestione dei terreni, salute delle colture, antiparassitari e agricoltura digitale. Con team di esperti in laboratorio, nei campi, nell’amministrazione e nella produzione, sappiamo coniugare un modo di pensare innovativo con azioni concrete per mettere a punto idee che funzionino nel mondo reale – per gli agricoltori, la società e il pianeta. Nel 2022, la nostra divisione ha generato un fatturato di 10.3 miliardi di euro. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet www.agriculture.basf.com o uno dei nostri canali sui social media.
Informazioni su BASF
In BASF creiamo chimica per un futuro sostenibile. Uniamo al successo economico la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale. Più di 111.000 collaboratori del Gruppo lavorano per contribuire al successo dei clienti, in quasi tutti i settori industriali e in ogni Paese del mondo. Il nostro portafoglio prodotti è organizzato in cinque segmenti: Chemicals, Materials, Industrial Solutions, Surface Technologies, Nutrition & Care and Agricultural Solutions. Nel 2022 BASF ha generato vendite pari a 87.3 miliardi di euro. BASF è quotata nelle Borse di Francoforte (BAS) e negli Stati Uniti come American Depositary Receipts (BASFY). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: www.basf.com/global/en.html