Soluzioni

Soluzioni

Vinci la battaglia contro il Rugoso e non scendere a compromessi sulla qualità. A volte si può avere tutto

Il Tomato Brown Rugose Fruit Virus (ToBRFV) o virus rugoso del pomodoro è un virus vegetale a RNA la cui presenza in Italia è accertata a partire dal 2018 (1).

Attualmente risulta riportato solamente in Sicilia (intercettazioni ed eradicazioni avvenute in Piemonte e Puglia) ma non si può completamente escluderne la presenza in altri territori ad alta vocazione produttiva per il pomodoro da mercato fresco.

Vinci la battaglia contro il ToBRFV

Vinci la battaglia contro il ToBRFV

Comportamento del virus

Questo virus appartenente al genere Tobamovirus, colpisce principalmente il pomodoro ma è stato riscontrato anche in peperone (5). Al momento il virus non infetta varietà di peperone resistenti contenenti i geni L1, L3, L4. All’interno del genere Tobamovirus ci sono altri importanti virus di colture orticole tra cui il progenitore per eccellenza di questa famiglia di virus il Tobacco Mosaic Virus (TMV), Tomato Mosaic Virus (ToMV), Pepper Mottle Mosaic Virus (PMMoV), Cucumber Green Mottle Mosaic Virus (CGMMV).

ToBRFV e tutti i tobamovirus sono virus molto stabili (anche ad alte temperature), e si trasmettono per via meccanica. Grazie alla sua stabilità, il ToBRFV si può conservare nel suolo, fino ad oltre un anno, nei residui colturali del ciclo precedente lasciati nel terreno (6, 7).

Diffusione del virus

FIGURA: Distribuzione di ToBRFV. (a) La mappa geografica di ToBRFV. Tutti i paesi con incidenze confermate sono evidenziati in rosso. (b) Il grafico mostra l'andamento del numero accumulato di paesi segnalati a partire dal primo focolaio nel 2014. I dati sono adattati dai riferimenti nella tabella 1 e dal database globale dell'Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante (EPPO) (https://gd.eppo.int/taxon/TOBRFV/distribution).

 

Il virus è stato individuato per la prima volta nel 2014 in alcune serre di pomodoro in Giordania (2) e immediatamente dopo è stato riscontrato anche in Israele (3). Da questo momento in poi il ToBRFV si è diffuso molto rapidamente in diverse aree geografiche fino a coinvolgere allo stadio attuale 35 paesi in 4 continenti (4).

A causa della diffusa produzione di seme di pomodoro a livello globale, la catena di distribuzione e della possibile trasmissibilità via seme del virus non si può escludere che il virus possa essere presente anche in altri Paesi che ancora non lo hanno riportato ufficialmente. A sostegno di questa ipotesi c’è il fatto che alcuni campioni di semi risultati infetti segnalati in Europa avevano origine da Paesi al momento ufficialmente ancora liberi da ToBRFV (come Australia, Perù, Etiopia, Giappone, India).

ToBRFV risulta essere un grande problema per il pomodoro in quanto è in grado di saltare la barriera genetica difensiva largamente presente in tutte le varietà ibride commerciali (gene di resistenza Tm22).

Nel pomodoro causa importanti perdite economiche per via dell’impatto su qualità e produzione e anche per la necessità delle aziende orticole produttrici e sementiere di implementare stringenti protocolli igienici che servono a limitare i rischi di infezione e propagazione del virus.

Scopri come difenderti dal Virus Rugoso:

Riconoscere il virus
Limitare la propagazione

Pomodoro: una gamma eccellente di varietà resistenti al virus ToBRFV 

I pomodori, un pilastro dell'agricoltura di tutto il mondo, non sono soltanto un alimento base delle nostre diete, ma rappresentano anche un segmento importatissimo del settore agricolo. Nel contesto dinamico del mercato, BASF | Nunhems si distingue per le sue soluzioni versatili, proposte in tutti i diversi segmenti e per soddisfare le moltissime esigenze degli agricoltori. 

Quando si tratta di varietà di pomodori resistenti al ToBRFV, la gamma della nostra offerta è apprezzatissima, perché in grado di soddisfare i requisiti posti ai vari livelli della catena del valore del settore agroalimentare. Nonostante le ottime qualità in termini di vitalità, produttività e salute della pianta, le varietà Nunhems® resistenti al virus Rugoso non scendono certo a compromessi sotto il profilo del gusto, del colore e dell'aspetto, caratteristiche fondamentali per i consumatori.

BASF | Nunhems continuerà a introdurre in vari segmenti nuove varietà resistenti al ToBRFV in grado di soddisfare le esigenze delle diverse regioni agricole del mondo, per vincere insieme la battaglia contro il Rugoso.

La nostra offerta

Siamo esperti in tutti i segmenti. Per l'high-tech offriamo varietà adatte per ambienti controllati come le serre, dando priorità a tratti quali uniformità della crescita, resistenza alle malattie e compatibilità alla raccolta meccanica. I tratti fondamentali per le produzioni mid-tech sono gli stessi dell'high-tech: resistenza, resa, qualità della produzione (aspetto e/o gusto); ma qui le piante devono sapersi adattare a diverse condizioni, a differenza dell'high-tech in cui l'ambiente è più controllato. 

Nel complesso offriamo oltre 200 varietà di pomodoro, tra cui i nostri best steller: 

  • Vitalion, Ronvine per la produzione high-tech  
  • Azovian , Blindon, Freezon, Brovian  nel segmento saladette
  • Cabosur per il grappolo

E nuovi arrivi per le produzioni mid-tech in nuovi segmenti quali   

  • Daivion per il ciliegino raccolto a grappolo  
  • Avrion e Surion per il datterino raccolto a frutto singolo 
  • Dreampower per portinnesto

Riconoscere il Virus Rugoso

I sintomi causati da ToBRFV sono molto simili a quelli di altri tobamovirus come ToMV, vediamoli nel dettaglio:

1. Screziature e deformazioni degli apici, foglia con mosaici.

2. Verificare screziature e deformazioni anche su germogli laterali.
La presenza di apici e i germogli laterali deformati e con mosaici sono un chiaro elemento diagnostico.

3. Un sintomo fogliare molto caratteristico è il restringimento e la laciniatura della superficie fogliare.

A livello di frutti, invece, i sintomi sono molto vari e dipendono dalla pressione di inoculo, dal genotipo della pianta (più o meno suscettibile), dalle condizioni nutrizionali e climatiche. Probabilmente, anche se non è ancora dimostrato con certezza,  anche diversi ceppi virali di ToBRFV possono avere un’aggressività differente e quindi un effetto diverso sull’espressione dei sintomi.

4. I frutti possono presentare una comune decolorazione.

5. Comparsa di marcati anelli o macchie clorotiche con aree più simili a fenomeni fisiologici (blotchy).

6. Presenza di marmorizzazione.

7. Comparsa di piccole rugosità di colore bruno.

8. Presenza di tacche necrotiche più grosse.

Come si diffonde?

Questo virus può raggiungere le coltivazioni attraverso delle fonti primarie di inoculo quali:

  • l’uso di seme e/o piantine infette
  • innesti
  • frutti contaminati raccolti e stoccati
  • vari tipi di contenitori utilizzati per lo stoccaggio e trasporto dei frutti o germinazione delle piantine
  • terreno a causa di residui colturali precedentemente infetti lasciati nel suolo
  • acqua, soluzione nutritiva e sistema di irrigazione non correttamente disinfettato
  • insetti impollinatori provenienti dall’esterno che potrebbero trasportare il virus all’interno della serra

Successivamente, la sua diffusione può essere amplificata da meccanismi secondari di inoculo:

  • il continuo passaggio e contatto tra una pianta e l’altra durante le attività di gestione e lavorazione delle piante in serra
  • uso di strumenti contaminati
  • movimenti non controllati di persone nell’azienda agricola

Limitare la propagazione

I sistemi di controllo del virus si basano per la maggiore su pratiche di igiene atte a prevenire o ridurre l’infezione ed evitare la diffusione successiva. Al momento non esistono metodi chimici in grado di proteggere le coltivazioni da un’infezione virale. Inoltre, molti Paesi nei diversi continenti per limitare l’ingresso del virus hanno attuato sistemi e misure di controllo normativo come la comunicazione obbligatoria e la quarantena.

Queste pratiche o protocolli igienici sono fondamentali nelle diverse fasi di coltivazione del pomodoro: in pre-trapianto, durante la coltivazione e post raccolta.

  • Si parte essenzialmente dall’uso di seme testato e dichiarato virus-free. Ovviamente le piantine devono derivare da semi certificati virus-free.

  • Tutto il materiale per la semina e le piantine (cassette, alveoli, padelle, contenitori) deve essere nuovo o disinfettato.

  • Combinare lotti di seme e piantine con provenienze geografiche molto diverse può aumentare il rischio di importare lotti positivi al virus e contaminare lotti commerciali sani.

  • Durante la coltivazione è importante impostare dei corretti flussi di lavoro favorendo prima l’accesso nelle serre con nuovi trapianti, piante giovani e di seguito piante adulte.

  • Controllare gli accessi alle serre ed evitare visite e contatti non necessari tra le piante.
  • Le serre con piante sospette di infezione devono essere gestite alla fine; tali compartimenti infetti dovrebbero essere isolati e segnalati fino a conferma del sospetto caso diagnostico.

 

  • Garantire un monitoraggio attivo delle piante in tutto il ciclo produttivo. Ad esempio, segnalando ed eliminando le piante con apici e germogli laterali con chiari sintomi.

 

  • Nel passaggio tra un filare e il successivo sarebbe ideale favorire un risciacquo (anche rapido) degli utensili di lavoro, in ipoclorito o sali quaternari di ammonio. A questo scopo può essere utile disporre di un recipiente contenente il disinfettante posto ad un lato della serra.

Il protocollo igienico prevede delle attività alla fine della coltivazione. Tutti i materiali utilizzati per gestire le piantine o per lo stoccaggio dei frutti (cassette, recipienti, contenitori) devono essere sciacquati con detergenti e immersi in soluzioni di ipoclorito (1-2%), sali di ammonio quaternari (2-5%) o TSP sale tri-sodio fosfato (2-10%), oppure trattati con prodotti ad azione virocida specifica (8). Lo stesso procedimento di disinfezione si applica ai sistemi di irrigazione e agli strumenti utilizzati per le attività di gestione della coltura (coltelli, forbici).

In caso di infezione anche il terreno deve essere opportunamente disinfettato con soluzioni clorinate o solarizzazione o destinato a colture non ospiti come le cucurbitaceae (9).

 

Evitare il contatto con il virus attraverso l’uso di buone pratiche igieniche rimane il miglior metodo per non avere problemi.

Contatta i nostri specialisti

Jacopo Leggi
Sales Specialist Pomodoro da mercato fresco Centro-Sud
Angelo Guastellini
Account Manager Cetriolo e Carota Sicilia
Paolo Arena
Sales Specialist Pomodoro da mercato fresco e Peperone Sicilia

Modulo di contatto

Nazione

Bibliografia

  1. Panno, S., Caruso, A., and Davino, S. 2019. First report of tomato brown rugose fruit virus on tomato crops in Italy. Plant Dis. 103:1443. https://doi.org/10.1094/PDIS-12-18-2254-PDN
  2. Salem, N., Mansour, A., Ciuffo, M., Falk, B. W., and Turina, M. 2016. A new tobamovirus infecting tomato crops in Jordan. Arch. Virol. 161:503-506. https://doi.org/10.1007/s00705-015-2677-7
  3. Luria, N., Smith, E., Reingold, V., Bekelman, I., Lapidot, M., Levin, I., Elad, N., Tam, Y., Sela, N., Abu-Ras, A., Ezra, N., Haberman, A., Yitzhak, L., Lachman, O., and Dombrovsky, A. 2017. A new Israeli Tobamovirus isolate infects tomato plants harboring Tm-22 resistance genes. PLoS One 12:e0170429. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0170429
  4. Zhang, S., Griffiths, J.S., Marchand, G., Bernards, M.A. & Wang, A. (2022) Tomato brown rugose fruit virus: An emerging and rapidly spreading plant RNA virus that threatens tomato production worldwide. Molecular Plant Pathology, 23, 1262–1277.
  5. Alkowni, R., Alabdallah, O. & Fadda, Z. Molecular identification of tomato brown rugose fruit virus in tomato in Palestine. J Plant Pathol 101, 719–723 (2019). https://doi.org/10.1007/s42161-019-00240-7
  6. Dornai, D.; Mingelgrin, U.; Frenkel, H.; Bar-Joseph, M. Direct quantification of unadsorbed viruses in suspensions of adsorbing colloids with the enzyme-linked-immunosorbent-assay. Appl. Env. Microb. 1993, 59, 3123–3125. [CrossRef]
  7. Gülser, C.; Yılmaz, N.K.; Candemir, F. Accumulation of Tobacco mosaic virus (TMV) at different depths clay and loamy sand textural soils due to tobacco waste application. Environ. Monit. Assess. 2008, 146, 235–242. [CrossRef]
  8. EPPO (2020) Pest risk analysis for tomato brown rugose fruit virus. EPPO, Paris. 
  9. Jan van der Gaag, D.; Botermans M.; Ntoulmperis L.; Tomassoli L.; ToBRFV – pest status in the EU, likelihood of eradication and evaluation against RNQP-criteria, November 2021