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Angurie, le strategie nel punto vendita
Dalla costruzione dell'assortimento alle politiche di branding: cosa si può fare
Le performance di un negozio della distribuzione moderna si misurano in vendite per unità di superficie, euro al metro quadro per capirci. Ecco perché prodotti che occupano tanto spazio e hanno un valore modesto, come le angurie, non sono facili da gestire: esprimono buone battute di cassa nell’acquisto singolo ma non un’ottimizzazione delle vendite per superficie.
In Gdo questo generalmente limita l’assortimento, che fa fatica ad essere profondo, perché le necessità di base del consumatore sono obbligatoriamente da soddisfare, ma di conseguenza le nuove prestazioni faticano a trovare spazi.
Ciò non vuol dire appiattire l’offerta in un periodo – quello estivo – in cui le angurie contribuiscono in maniera importante alle performance del reparto ortofrutta, ma che per crescere è fondamentale seguire strategie che possano incrementare il valore della referenza. Vediamo quali sono.
Spazio a negozio ed esposizione
Diventa quindi cruciale affidarsi a varietà sviluppate proprio per rispondere a questa esigenza di mercato, angurie che non temono la sfaldatura della linea di taglio e che hanno un'ottima conservabilità una volta porzionate.
“Mini e midi presuppongono funzioni diverse – prosegue l’esperto – il personal seedless watermelon stimola un consumo più sfizioso, quasi un momento divertente alla fine del pasto; la midi si sta invece confermando la soluzione ideale per il consumo in famiglia. Deve però essere un'anguria dalle buone caratteristiche gustative, con polpa setosa e alto grado zuccherino".
L'importanza del brand
La costruzione di una categoria riconoscibile passa dalla marca.
Il commento di Nunhems
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Informazioni sulla divisione Agricultural Solutions di BASF
Con una popolazione in rapida crescita, il mondo dipende sempre più dalla nostra capacità di sviluppare e mantenere un’agricoltura sostenibile e ambienti sani. In collaborazione con gli agricoltori, i professionisti del settore agroindustriale, gli esperti nella gestione degli infestanti e molti altri, il nostro ruolo è quello di contribuire a rendere ciò possibile. Questo è il motivo per cui investiamo in una solida filiera di Ricerca Sviluppo e in un portafoglio molto ampio, che comprende sementi e tratti genetici, difesa delle colture chimica e biologica, gestione dei terreni, salute delle colture, antiparassitari e agricoltura digitale. Con team di esperti in laboratorio, nei campi, nell’amministrazione e nella produzione, sappiamo coniugare un modo di pensare innovativo con azioni concrete per mettere a punto idee che funzionino nel mondo reale – per gli agricoltori, la società e il pianeta. Nel 2021, la nostra divisione ha generato un fatturato di 8.2 miliardi di euro. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet www.agriculture.basf.com o uno dei nostri canali sui social media.
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