Novità ed eventi
Melone, il valore passa dall'allestimento in reparto
Dalla qualità garantita alle politiche promozionali: parola agli esperti
Insieme alle angurie il melone in estate è il re indiscusso del reparto ortofrutta. La sua presenza si nota, ma questo spesso non basta ad incentivarne le vendite. Quello che occorre infatti è una politica distributiva che si rifletta in una capacità espositiva in grado di colpire il consumatore, portandolo all’acquisto e a ripeterlo.
Cerchiamo di fare luce su come creare un’offerta di valore del melone in reparto con Pietro Fiore, responsabile ortofrutta di Todis; Roberto Della Casa, responsabile scientifico del Monitor Ortofrutta di Agroter e Alfonso Bendi, research & consulting director di Agroter.
Per Pietro Fiore, responsabile ortofrutta di Todis, catena distributiva del centro e sud Italia, la regola è una:
Per avere successo è fondamentale riuscire a comunicare al cliente la qualità di ciò che trova in reparto, anche attraverso il proprio marchio. “Occorre garantire il sapore sulla fascia premium e in Todis lo facciamo attraverso il nostro brand ‘A Tutto Sapore’, che ci permette di lavorare sulla profondità di gamma del melone. L’obiettivo primario è però quello di soddisfare tutte le fasce di clienti puntando sul costruire un’offerta di valore che dia sempre più profondità di assortimento e che allo stesso tempo soddisfi il palato dei clienti portandoli a ripetere l’acquisto”. In fatto di esposizione in casa Todis il retato ha il predominio.
Ma oggi in reparto non si può prescindere dall’uso del prodotto, come ci spiega Roberto Della Casa.
Il melone rimane comunque tra i prodotti più enigmatici. Capirne il gusto dall’aspetto esterno è pressoché impossibile, ma per questo può venire in aiuto il prodotto di IV gamma. “Le nuove varietà, soprattutto tra i retati, hanno una polpa croccante e una buccia coriacea che rendono difficile capire se il melone sia maturo al tatto. Per questo, una determinata quota di melone tagliato in reparto è un valore aggiuntivo che consente di avere maggiori informazioni sul frutto”.
Il problema della scelta diventa critico e spesso si tira a indovinare.
Un ultimo aspetto da tenere in considerazione è la comunicazione a reparto. “Il grado zuccherino è importante in fase di acquisto: per cui un’idea potrebbe essere quella di riportare sul prodotto il grado brix minimo garantito, insieme alla possibilità di assaggiare il frutto in reparto. Una modalità che solitamente porta molta dinamica nelle vendite”.
Infine, Alfonso Bendi, research & consulting director di Agroter parla dell’importanza dell’estetica del melone e come dev’essere una proposta convincente per il prodotto di IV gamma.
Non bastano i colori, il prodotto per invogliare deve essere di bella presenza e posizionato nel modo giusto. “Quando siamo nella stagione di maggior consumo, quindi l’estate, il prodotto è meglio posizionarlo in un luogo privilegiato del reparto, in grado di dargli maggiore visibilità. Conta poco però se il melone ha delle ammaccature o la buccia non è pulita. Fondamentale è infatti curare il prodotto anche dal punto di vista estetico”.
Per il melone pronto al consumo il discorso si complica.
Il commento di Nunhems
Claudia Iannarella, Consumer & Costumer Manager di BASF Vegetable Seeds, , aggiunge alcune considerazioni sul volume del prodotto e la sua gestione in reparto.
Infine, Iannarella commenta l’offerta varietale dei meloni Nunhems: “Sfidiamo il consumatore ad acquistare un melone “ad occhi chiusi”. La varietà giusta più un produttore capace e una corretta gestione della categoria non può che dare un unico risultato: consumatore soddisfatto”.
Per maggiori informazioni
Informazioni sulla divisione Agricultural Solutions di BASF
Con una popolazione in rapida crescita, il mondo dipende sempre più dalla nostra capacità di sviluppare e mantenere un’agricoltura sostenibile e ambienti sani. In collaborazione con gli agricoltori, i professionisti del settore agroindustriale, gli esperti nella gestione degli infestanti e molti altri, il nostro ruolo è quello di contribuire a rendere ciò possibile. Questo è il motivo per cui investiamo in una solida filiera di Ricerca Sviluppo e in un portafoglio molto ampio, che comprende sementi e tratti genetici, difesa delle colture chimica e biologica, gestione dei terreni, salute delle colture, antiparassitari e agricoltura digitale. Con team di esperti in laboratorio, nei campi, nell’amministrazione e nella produzione, sappiamo coniugare un modo di pensare innovativo con azioni concrete per mettere a punto idee che funzionino nel mondo reale – per gli agricoltori, la società e il pianeta. Nel 2022, la nostra divisione ha generato un fatturato di 10.3 miliardi di euro. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet www.agriculture.basf.com o uno dei nostri canali sui social media.
Informazioni su BASF
In BASF creiamo chimica per un futuro sostenibile. Uniamo al successo economico la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale. Più di 111.000 collaboratori del Gruppo lavorano per contribuire al successo dei clienti, in quasi tutti i settori industriali e in ogni Paese del mondo. Il nostro portafoglio prodotti è organizzato in cinque segmenti: Chemicals, Materials, Industrial Solutions, Surface Technologies, Nutrition & Care and Agricultural Solutions. Nel 2022BASF ha generato vendite pari a 87.3 miliardi di euro. BASF è quotata nelle Borse di Francoforte (BAS) e negli Stati Uniti come American Depositary Receipts (BASFY). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: www.basf.com/global/en.html