Coltivare l’estate: strategie agronomiche per superare le sfide stagionali e valorizzare le produzioni orticole
Affrontare l'estate può essere una vera sfida per chi si dedica all'orticoltura. Con l'aumento delle temperature e la necessità di gestire l'acqua con attenzione, le piante possono affrontare momenti difficili.
In questo articolo, vogliamo condividere con te alcune delle migliori strategie agronomiche che possono aiutarti a mantenere alta la qualità e la produttività delle tue colture durante i mesi più caldi.
Parleremo di come gestire al meglio l'irrigazione, della scelta delle varietà più resistenti e delle buone pratiche da adottare in campo. Ti racconteremo anche storie di successo di altri agricoltori, per darti qualche spunto utile e ispirarti a ottenere il massimo dalle tue piantagioni.

Prepararsi all’estate: scelte agronomiche e genetica varietale
Con l’arrivo della stagione più calda, il lavoro nei campi non si ferma, ma si adatta per affrontare nuove e impegnative sfide. Le alte temperature, spesso combinate con lunghi periodi di siccità, richiedono scelte agronomiche attente e l’adozione di tecniche che possano ridurre lo stress delle piante e garantire la continuità delle produzioni.
In questo contesto, la scelta delle varietà giuste e la capacità di pianificare in modo intelligente gli interventi agronomici diventano fondamentali per ottenere raccolti di alta qualità, preservando al contempo le risorse naturali.
L’esperienza di Nunhems nel campo delle sementi orticole consente di proporre varietà che rispondono al meglio a queste esigenze, ma è nella corretta gestione agronomica che si realizza il vero potenziale della genetica.
Gestione dello stress termico: prevenire è meglio che curare
Durante i mesi estivi, le colture orticole sono sottoposte a un forte stress ambientale. Temperature elevate e irraggiamento solare intenso compromettono i processi fisiologici delle piante, inibendo la fotosintesi e riducendo la capacità di assorbire acqua e nutrienti. Questo si traduce in una minore efficienza produttiva, cali qualitativi del raccolto e, nei casi più gravi, danni irreversibili ai tessuti vegetali.
Per prevenire questi fenomeni, è fondamentale pianificare adeguatamente la gestione del suolo e l’irrigazione. L’uso di pacciamature organiche o film plastici aiuta a mantenere il suolo fresco e a ridurre l’evaporazione, creando un microclima più favorevole.
Anche la scelta delle finestre di trapianto e la gestione delle chiome giocano un ruolo fondamentale: una copertura fogliare ben equilibrata protegge i frutti dall’eccessiva esposizione e limita i danni da scottature, migliorando al contempo la traspirazione fogliare.
Ottimizzazione dell’irrigazione: ogni goccia conta
Durante i mesi estivi, l’acqua diventa una risorsa tanto preziosa quanto limitata. Una gestione oculata dell’irrigazione è indispensabile non solo per garantire l’approvvigionamento idrico delle piante, ma anche per contribuire alla sostenibilità ambientale ed economica dell’azienda agricola.

I sistemi di irrigazione a goccia, solo per fare un esempio, permettono di somministrare l’acqua direttamente alle radici, riducendo le perdite per evaporazione e assicurando un apporto costante nei momenti di maggiore richiesta idrica. Ma c’è di più: l’introduzione di tecnologie di monitoraggio, come sensori di umidità del suolo e centraline climatiche, consente di programmare gli interventi in base alle reali necessità delle colture, evitando sia carenze che eccessi idrici, entrambi dannosi.
Chiunque lavori a contatto con le colture sa bene che non è solo la quantità di acqua a fare la differenza, ma anche la sua distribuzione nel tempo. Interventi più frequenti ma meno abbondanti aiutano a mantenere costante il livello di umidità nel suolo, prevenendo lo stress idrico e favorendo uno sviluppo radicale più profondo e resistente.
Le sfide dell’orticoltura estiva in Italia
Ma, entrando nello specifico del nostro territorio, quali sono le sfide che il contesto produttivo italiano deve affrontare? Una cosa che sappiamo per certo è che stanno diventando sempre più complesse. Il cambiamento climatico ha reso gli eventi estremi più frequenti e imprevedibili: ondate di calore, siccità prolungate e improvvise grandinate mettono a rischio la stabilità delle produzioni.
A questi fattori si sommano l’aumento della pressione fitosanitaria, con la diffusione di nuove malattie e insetti vettori, e le crescenti richieste del mercato, che impongono standard qualitativi elevati, certificazioni di sostenibilità e produzioni sempre più orientate al rispetto ambientale.
Tra le avversità più critiche della stagione estiva rientrano la peronospora, favorita da condizioni di elevata umidità e temperature alte, e i virus trasmessi da afidi e aleurodidi, che possono colpire rapidamente intere coltivazioni causando danni gravi e spesso irreversibili.
Una gestione integrata della difesa, basata su monitoraggio puntuale e varietà resistenti, è quindi essenziale per proteggere il potenziale produttivo delle colture. In questo ambito, Nunhems si distingue per il suo impegno nella ricerca e sviluppo di varietà orticole con resistenze genetiche avanzate, frutto di oltre vent’anni di esperienza e collaborazione con la filiera agricola.
Buone pratiche agronomiche per affrontare le sfide estive
Per contrastare efficacemente le criticità della stagione estiva, è fondamentale applicare un insieme di buone pratiche agronomiche:
- Gestione attenta dell’irrigazione: l’impiego di impianti a goccia e sistemi di monitoraggio del suolo consente di ottimizzare l’uso dell’acqua, evita sprechi e previene lo stress idrico.

- Pacciamatura e gestione del suolo: l’uso di materiali organici o plastici riduce l’evaporazione, mantiene più fresco il terreno e contribuisce alla conservazione dell’umidità.
- Rotazioni colturali e gestione delle lavorazioni: favoriscono il miglioramento della struttura del suolo e la riduzione della pressione di patogeni e parassiti.
- Scelta delle finestre di trapianto e gestione delle chiome: programmare correttamente le fasi fenologiche e proteggere i frutti dall’eccessivo irraggiamento è essenziale per limitare i danni da scottature.
- Controllo fitosanitario puntuale: un monitoraggio costante permette interventi tempestivi e mirati, e riduce l’uso di agrofarmaci limitando la diffusione di malattie.
Esperienze dal campo: quando la teoria incontra la pratica
Ma passiamo agli esempi concreti di gestione… perché non c’è teoria che possa sostituire il valore delle esperienze dirette. In molte aree italiane a forte vocazione orticola, gli agricoltori che hanno adottato strategie integrate per affrontare il caldo estivo hanno ottenuto risultati tangibili in termini di produttività, qualità e sostenibilità.
Nel Fucino, ad esempio, zona vocata per ortaggi a ciclo estivo come carote e insalate da taglio, l’introduzione di irrigazione a goccia abbinata all’uso di sensori per il controllo dell’umidità del suolo ha permesso di ridurre i consumi idrici del 15% rispetto agli anni precedenti, mantenendo (e in alcuni casi aumentando) le rese.
Quando i numeri parlano chiaro: l’efficienza dell’irrigazione a goccia nei risultati di una sperimentazione in campo.
Un recente studio condotto presso il RUE "Istituto di ricerca bielorusso sull'orticoltura" ha messo in luce risultati sorprendenti sull'efficacia dell’irrigazione a goccia. Rispetto ai metodi tradizionali questa tecnica ha permesso di aumentare la resa dei pomodori fino al 15-20%. Ma non è tutto: le piante irrigate con questo sistema si sono ammalate con una frequenza dimezzata, evidenziando un impatto positivo non solo sulla produttività, ma anche sulla salute delle colture. I benefici osservati si estendono anche ad altre orticole come peperoni e melanzane, confermando l’irrigazione a goccia come una strategia agronomica altamente efficiente e versatile. 😉
Per le colture a ciclo rapido, l’adozione di varietà in grado di completare lo sviluppo prima del picco estivo ha garantito produzioni di alta qualità in periodi meno stressanti per le piante: una strategia vincente, ad esempio, per lattughe da pieno campo in diverse aree del Centro-Sud.

Spostandoci nel Basso Mantovano, nel settore delle cucurbitacee, alcuni produttori hanno scelto varietà di anguria seedless selezionate per mantenere una buona allegagione anche in presenza di alte temperature, come la Style F1 di Nunhems.
Risultato: minori scarti da frutti malformati o scottati e fino al 20% in più di prodotto commercializzabile rispetto alla stagione precedente.
Infine, nelle serre siciliane dedicate alla produzione di insalate, l’utilizzo di schermi ombreggianti mobili unito alla programmazione dell’irrigazione nelle ore più fresche della giornata ha migliorato sensibilmente la qualità delle foglie, ridotto l’insorgenza di fisiopatie da calore e favorito raccolti più uniformi.
La collaborazione tra tecnici agronomi e aziende sementiere come Nunhems si conferma determinante per trasferire competenze e innovazione direttamente nei campi. Sono proprio questi interventi mirati, costruiti su misura delle colture e dei territori, a dimostrare come una gestione estiva ben calibrata possa trasformare le difficoltà climatiche in opportunità concrete di miglioramento.
Clicca sul link , guarda i nostri video e scopri di più!
Innovazione di filiera: il caso del pomodoro da industria
Tra le colture maggiormente esposte alle criticità estive, il pomodoro da industria ha dimostrato come l’integrazione tra genetica avanzata, difesa sostenibile e strumenti digitali possa fare la differenza.
Attraverso il marchio Nunhems, sono state selezionate varietà in grado di garantire rese elevate e qualità uniforme dei frutti anche in presenza di stress termico e idrico. Parallelamente, l’adozione di soluzioni fitosanitarie mirate, comprese le più recenti proposte di prodotti a base biologica, e l’utilizzo della piattaforma digitale Agrigenius® Pomdoro hanno permesso una gestione più efficiente delle risorse e un miglior controllo delle avversità stagionali.

Questa strategia ha consentito agli operatori della filiera di mantenere alti standard qualitativi e quantitativi durante i mesi più critici, contribuendo a rafforzare la competitività del Made in Italy sui mercati internazionali.
Coltivare l’estate per costruire il futuro dell’orticoltura
I mesi da giugno a settembre sono cruciali per chi opera nel settore orticolo. Superare le sfide stagionali richiede preparazione, conoscenza e la capacità di integrare soluzioni agronomiche avanzate con scelte varietali mirate.
Gli esempi concreti di chi ha saputo adottare queste strategie dimostrano che, anche nelle condizioni più difficili, è possibile ottenere risultati significativi: riduzione dei consumi idrici, aumento della quota di prodotto commercializzabile e miglioramento della qualità delle produzioni. Sono risultati che non nascono per caso, ma da un approccio proattivo, capace di coniugare esperienza, innovazione e una profonda conoscenza delle specificità territoriali.

In un contesto climatico sempre più imprevedibile, è proprio la capacità di anticipare e adattarsi che fa la differenza tra una stagione di difficoltà e una di successo.
Saper coltivare l’estate significa, in fondo, coltivare il futuro delle nostre produzioni, con uno sguardo attento alla sostenibilità e alla qualità che il mercato oggi richiede.
La divisione Agricultural Solutions di BASF
Tutto ciò che facciamo lo facciamo per amore dell'agricoltura, un'attività fondamentale per fornire una quantità sufficiente di cibo sano e conveniente a una popolazione in rapida crescita, riducendo al contempo gli impatti ambientali. Ecco perché abbiamo instaurato collaborazioni con partner ed esperti per integrare i criteri di sostenibilità in tutte le decisioni aziendali. Con 944 milioni di euro nel 2023, continuiamo a investire in una solida filiera di ricerca e sviluppo, associando a una mentalità innovativa l'azione pratica sul campo. Le nostre soluzioni sono studiate appositamente per i diversi sistemi di coltura. Unendo sementi e requisiti agronomici, prodotti fitosanitari, strumenti digitali e approcci sostenibili, puntiamo a offrire i migliori risultati possibili ad agricoltori, coltivatori e tutti gli altri soggetti interessati che operano nella filiera. Con i nostri team di laboratorio, quelli attivi sul campo, negli uffici e in produzione, facciamo tutto il possibile per creare un futuro sostenibile per l'agricoltura. Nel 2023 il nostro reparto ha generato vendite per 10,1 miliardi di euro. Per maggiori informazioni, visitate www.agriculture.basf.com o i nostri canali social.
BASF
In BASF creiamo chimica per un futuro sostenibile. La nostra ambizione: La nostra ambizione: vogliamo essere l'azienda chimica preferita per consentire la trasformazione ecologica dei nostri clienti. Combiniamo il successo economico con la protezione dell'ambiente e la responsabilità sociale. Circa 112.000 dipendenti del Gruppo BASF contribuiscono al successo dei nostri clienti in quasi ogni settore di attività e paese del mondo. Il nostro portafoglio comprende, come attività principali, i segmenti Chimica, Materiali, Soluzioni industriali e Nutrizione e cura; le nostre attività indipendenti sono raggruppate nei segmenti Surface Technologies e Agricultural Solutions. Nel 2024 BASF ha generato vendite per 65,3 miliardi di euro. Le azioni BASF sono quotate in borsa a Francoforte (BAS) e negli Stati Uniti come American Depositary Receipts (BASFY). Maggiori informazioni sono disponibili su www.basf.com