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BASF | Nunhems
7 agosto 2021

La Lattuga, la più desiderata tra gli ortaggi

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Angelo Vitiello
Angelo Vitiello
Sales Specialist Melone e Anguria Centro-Sud
Antonio Chierchia
Antonio Chierchia
Sales Specialist Lattuga, Spinacio, Valeriana e Carota Centro-Sud
La Lattuga: semplice e preziosa. I segreti di uno degli ortaggi più corteggiati dal mercato e venduti al mondo.

Lattuga: il tesoro dell’orto

La lattuga è uno degli ortaggi più richiesti al mondo. Bella, verdissima e piena di proprietà interessanti, la Lactuca sativa L, così l’hanno denominata i botanici, è un grazioso, piccolo cespuglio che racchiude tanti doni preziosi.

Scopriamo insieme questo tesoro dell’orto!

La Lattuga: il piccolo cespuglio delle delizie

La Lattuga appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Il suo aspetto e il colore si diversificano della varietà.

Considerato che la Lattuga è la verdura a foglia che occupa la superficie di coltivazione maggiore in Italia, merita a buon diritto il titolo di uno dei prodotti agro-alimentari più importanti nel nostro paese. 

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La lattuga: la sua versatilità, il suo successo

La Lattuga è un ortaggio molto generoso che, grazie al suo sviluppo molto veloce, dona raccolti praticamente in tutte le stagioni seguendo cicli annuali o biennali. Dove il substrato è umido, fresco, drenante, con ph neutro, e dove le temperature non salgono sopra i 20°, né scendono sotto i 12°, lì la Lattuga elargisce generosa i suoi doni.

Il significativo aumento di superfici coltivate a Lattuga, non solo in Italia ma anche in tutto il mondo, rende il comparto delle lattughe, determinante dal punto di vista economico, sia a livello mondiale che italiano. 

Lattuga o insalata? Quale dei due termini è più corretto?

A volte la chiamiamo “Lattuga, altre volte “Insalata. Quale dei due termini è più corretto? Be’ diciamo che, soprattutto a tavola, possiamo permetterci una certa elasticità sempre che tra i commensali non ci sia un agronomo o un fitopatologo. Non si sa mai…meglio essere più precisi. 😊

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Lattuga o insalata, allora? Lattuga è il termine più appropriato per indicare l’ortaggio nell’italiano corrente. Sembra che siano stati gli Egiziani ad accorgersi della sostanza bianca simile al latte che fuoriusciva quando si spezzavano le foglie.

Da lattice, appunto, sarebbe derivato il nome di lactuga, prima, poi divenuto Lattuga, ben più antico di quello di insalata, la cui prima attestazione la troviamo presso i Romani, come participio passato del verbo insalare, cioè “cospargere di sale”. 

Insalata, dunque, fa riferimento al modo di condire questa verdura, non alla verdura stessa.

La lattuga nella storia: dalla Mesopotamia al Mediterraneo

Sembra che la Lattuga sia stata in assoluto uno degli ortaggi più antichi introdotti dall’uomo nella sua alimentazione. Segue una storia veramente molto lunga e le sue origini si rispecchiano nei grandi bacini fluviali della Mesopotamia.

Molto probabilmente furono i Sumeri i primi a coltivare la Lattuga. Alla confluenza di due grandi fiumi, il Tigri e l’Eufrate, nell’attuale Iraq sud-orientale.

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Mentre si avviavano alla costruzione di una civiltà decisamente superiore alle limitrofe comunità di villaggio, i Sumeri si dedicavano alla coltivazione della palma da datteri e all’orticoltura, rivolta in particolare proprio a quegli ortaggi che maggiormente necessitano di irrigazione: agli, cipolle, legumi e la nostra Lattuga! Il terreno alluvionale fertile, ben irrigato e il clima mite creavano il suo ambiente ideale.

La coltivazione della Lattuga, poi, avanza verso il bacino del Mediterraneo. In queste terre, nei cortili adiacenti alle abitazioni, i primi a coltivarla furono gli Egiziani, che amavano gustare la Lattuga condita con olio e sale.

Il popolo delle piramidi la consideravano una pianta afrodisiaca. Di diverso parere erano, invece, Greci e Romani che ritenevano la Lattuga un alimento calmante e addirittura soporifero.

La lattuga romana: Eros e Thanatos

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Nell’antichità greca e romana, la Lattuga assume tratti sinistri per le sue proprietà calmanti, decisamente amplificate. D’altra parte, tuttora, in alcune zone del sud d’Italia, resiste l’usanza di mangiare Lattuga e bere vino sulle tombe dei defunti nel giorno a loro dedicato.

Dalle raccolte di ricette dell’antica Roma, sembra che l’insalata venisse gustata a fine pasto, il cosiddetto “terzo servizio” che serviva per far tornare l’appetito a commensali oltremodo voraci.

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La Lattuga, coltivata dai soldati nelle terre dell’accampamento, veniva aggiunta come integrazione al loro rancio.

Purtroppo, la morigeratezza degli antichi Romani andò persa. I figli, per ostentare opulenza e potere, si allontanarono dalle delicate specie vegetali apprezzate dai padri e si buttarono sulla carne considerata più pregiata delle umili e sane verdure.

L’utilizzo della Lattuga aumentò, poi, durante il Rinascimento, fino a noi, mentre di pari passo le ricette divenivano sempre più gustose e complesse.

Proprietà della Lattuga

La Lattuga rappresenta un alimento di grande importanza dal punto di vista alimentare. Si tratta, infatti di un alimento ricco di acqua, quindi sicuramente drenante e poco calorico, adatto, a chiunque pratichi sport e agli anziani che tendono a disidratarsi. Inoltre, proprio per la notevole presenza di acqua, si rivela il contorno ideale per chiunque voglia seguire una dieta a basso apporto calorico, grazie al suo potere saziante.

Conferirà alla nostra dieta un ottimo apporto di sali minerali; quindi, ancora una volta, si dimostra ideale per l’alimentazione dello sportivo, ma anche dei bambini e per chiunque soffra di ipertensione arteriosa.

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La fibra, in questo alimento, rappresenta il “nutriente” fondamentale, ma presente in quantità equilibrata. Questo rende la Lattuga un ortaggio adatto anche a tutti coloro che non riescono ad assimilare una presenza importante di fibre.

La lattuga di Nunhems

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La lattuga da anni rappresenta per Basf Vegetable seeds – Nunhems, una crop strategica.

Nunhems, leader mondiale nella tipologia iceberg, sta lavorando molto sulla resistenza al Fusarium oxisporum. Non a caso con la varietà Melosa ha fornito a vivaisti e ad aziende agricole una soluzione estremamente valida: tale varietà, infatti, si adatta a trapianti estivi, in particolare giugno, luglio e agosto, tollerando le alte temperature e resistendo altamente al fusarium oxisporum.

Elsol, per i trapianti primaverili, Densilva e Mestiza, per i trapianti autunnali, restano i riferimenti più importanti sul mercato italiano. Vanguardia, invece, è leader per il segmento invernale.

Anche per le gentiline sono stati fatti grandi passi avanti, con Batsun e  Batraz resistenza al Fusarium oxisporum. Per la serra, Lagostina e Lagustus sono i principali riferimenti.

Informazioni sulla divisione Agricultural Solutions di BASF
Con una popolazione in rapida crescita, il mondo dipende sempre più dalla nostra capacità di sviluppare e mantenere un’agricoltura sostenibile e ambienti sani. In collaborazione con gli agricoltori, i professionisti del settore agroindustriale, gli esperti nella gestione degli infestanti e molti altri, il nostro ruolo è quello di contribuire a rendere ciò possibile. Questo è il motivo per cui investiamo in una solida filiera di Ricerca Sviluppo e in un portafoglio molto ampio, che comprende sementi e tratti genetici, difesa delle colture chimica e biologica, gestione dei terreni, salute delle colture, antiparassitari e agricoltura digitale. Con team di esperti in laboratorio, nei campi, nell’amministrazione e nella produzione, sappiamo coniugare un modo di pensare innovativo con azioni concrete per mettere a punto idee che funzionino nel mondo reale – per gli agricoltori, la società e il pianeta. Nel 2018 la nostra divisione ha generato un fatturato di 6,2 miliardi di euro. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet www.agriculture.basf.com o uno dei nostri canali sui social media.

Informazioni su BASF
In BASF creiamo chimica per un futuro sostenibile. Uniamo al successo economico la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale. Più di 122.000 collaboratori del Gruppo lavorano per contribuire al successo dei clienti, in quasi tutti i settori industriali e in ogni Paese del mondo. Il nostro portafoglio prodotti è organizzato in cinque segmenti: Chemicals, Materials, Industrial Solutions, Surface Technologies, Nutrition & Care and Agricultural Solutions. Nel 2018 BASF ha generato vendite pari a 63 miliardi di euro. BASF è quotata nelle Borse di Francoforte (BAS), Londra (BFA) e Zurigo (BAS). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: www.basf.com.

Ultimo aggiornamento 7 agosto 2021